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Sabato 18 Novembre, presso il Teatro San Prospero di Reggio Emilia, è andato letteralmente “in scena” un nuovo appuntamento di #ManagerTraManager, dedicato alle sfide e opportunità del public speaking. Ecco un riassunto della giornata, tra teoria, esercizi e spunti interessanti.

Tenere un discorso pubblico è un intricato insieme di sfide. Dal superare l’ansia del giudizio all’articolare un pensiero chiaro e lineare, all’oratore è richiesto uno sforzo non indifferente. La pressione di trasmettere il messaggio desiderato, mantenere l’attenzione e gestire le reazioni può rendere l’esperienza profondamente complessa e impegnativa. Destreggiarsi tra la gestione delle emozioni e la connessione con il pubblico richiede capacità che si acquisiscono solo con il tempo e l’allenamento.

Nella nostra giornata di formazione siamo quindi partiti identificando due ancoraggi cruciali che emergono come punti di forza per superare la paura del palcoscenico: comprendere il motivo alla base di questa sfida personale e acquisire conoscenze tecniche approfondite.

Comprendere la propria missione

Il primo elemento da tenere presente quando si prepara un discorso, è comprendere profondamente il motivo per cui stiamo affrontando tale sfida. Il public speaking va oltre la semplice comunicazione: è una missione personale che spinge ad esprimerci al meglio. Allo stesso modo in cui una squadra trae energia dal tifo del pubblico, il nostro scopo personale agisce come il dodicesimo giocatore, conferendo una forza quasi tangibile alla nostra performance.

Acquisire una tecnica

Può sembrare un aspetto scontato, ma capita di confrontarsi con figure che pur avendo chiari i propri obiettivi, oppongono resistenza all’acquisizione di una tecnica. Creare un legame attraverso la gestione di espressioni facciali, tono di voce e pause diventa infatti cruciale. Ciò vale ancor di più in situazioni di public speaking a video, in cui i feedback visivi si riducono drasticamente.

Durante la giornata abbiamo voluto sfatare anche alcuni miti, come il famoso consiglio di “immaginare il pubblico nudo”, o la necessità di mantenere un contatto visivo con alcuni tra i presenti: queste indicazione infatti si rivelano controproducenti nel momento in cui la loro gestione ci richiede un alto consumo di energie.

Cosa analizzare nei propri discorsi

Da qui spazio alla pratica, passando in rassegna alcuni aspetti da tenere presenti durante la preparazione del discorso e la performance sul palco:

  • Scandire le parole amplifica il significato, incanalando l’attenzione verso i punti focali del proprio intervento.
  • Regolare la velocità del discorso offre chiarezza e controllo, mantenendo l’interesse.
  • Variare i toni crea dinamismo, prevenendo la monotonia.
  • Comunicare con immagini vivide suscita emozioni, coinvolgendo profondamente l’uditorio.

Per interagire efficacemente con il pubblico, occorre ribaltare il palco, rendendolo un terreno comune. Esercizi pratici, come tenere una biro in bocca durante il discorso, aiutano a perfezionare la comunicazione non verbale. La coerenza tra ciò che si sente e si esprime, rende il discorso più autentico. La maschera che indossiamo per adattarci al mondo è un elemento cruciale in questo equilibrio.

Tenere presente questi diversi aspetti della nostra performance, oltre ad abbattere timori e paure, ci permettono di evidenziare il significato del nostro intervento, rivelando il potenziale trasformativo della comunicazione.

Osservare per apprendere

Nella seconda parte della giornata infine ci siamo immersi nelle lezioni apprese dal film Wall Street, riflettendo su chi sia il nostro vero nemico. Abbiamo analizzato presentazioni di successo e compreso l’importanza di fingere l’improvvisazione per mantenere alta l’attenzione del nostro pubblico.

Drammatizzare argomenti, utilizzare stereotipi culturali e portare con sé dati e numeri sono strategie ricorrenti in molti discorsi che hanno fatto la storia. Sta a noi decidere quale plot narrativo utilizzare, se puntare su una domanda o affermazioni, per garantire che il nostro discorso sia capace di coinvolgere mantenendo un giusto ritmo.

Il palcoscenico del mondo lavorativo

Questa giornata ha rappresentato un’opportunità preziosa per i giovani manager presenti, offrendo una panoramica approfondita sulle sfide e le tecniche fondamentali del public speaking. L’evento non solo ha fornito preziosi strumenti pratici ma ha anche rappresentato un momento di crescita personale e professionale, consolidando fiducia e capacità di affrontare il palcoscenico della vita manageriale.

Ringraziamo in particolare i manager arrivati dal Veneto, dalla Lombardia, dalle Marche e dalla Toscana, che si sono uniti al gruppo storico emiliano-romagnolo.

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