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I meccanismi di difesa: lo spostamento. Implicazioni e soluzioni.

I meccanismi di difesa: cosa sono e come agiscono

I meccanismi di difesa sono risposte dinamiche e reattive degli esseri umani agli stimoli del mondo, acquisiti durante il corso della nostra vita. Non sempre, infatti, siamo in grado di trovare le strategie di coping necessarie per affrontare la realtà che ci si pone davanti, pertanto la messa in atto di questi meccanismi ci permette di reprimere o nascondere il disagio, evitando possibili traumi e ripristinando il nostro equilibrio mentale. Imparare a conoscere questi meccanismi, facilita la comprensione delle dinamiche psichiche generali.

Lo spostamento: cos’è, come si mette in atto e a cosa porta

In particolare lo spostamento, il primo meccanismo che analizzeremo, che ha avuto origine nella teoria della formazione dei sogni di Freud, è la dinamica per cui “spostiamo”, appunto, qualcosa che sentiamo come una minaccia o un impulso che non siamo in grado di controllare o a cui reputiamo essere eccessivamente pericoloso reagire direttamente. Questo tipo di risposta è utile per espellere il fattore di stress, ma molto spesso non è adattiva, in quanto la fonte del conflitto, genericamente, rimane latente. 

Un esempio concreto di spostamento sono le fobie. Esistono diversi tipi di fobie e tutte potenzialmente riguardano paure reali e razionali (paura di fare un incidente, di soffocare, di essere calpestati dalla folla), e, anche se non costituiscono un pericolo imminente, si attivano. Una volta attivate diventano talmente insostenibili da comportare un vero e proprio stato di terrore. A quel punto l’inconscio, piuttosto che affrontarle, le “sposta” al di fuori del corpo, scaricandole e quindi simbolizzandole su animali o dinamiche sociali. 

Una declinazione dello spostamento è il capro espiatorio: la ricerca di un colpevole su cui scaricare la tensione latente di un gruppo. Immaginiamo situazioni di mobbing piuttosto che casi complessi come le repressioni etniche.

Lo spostamento: le implicazioni

Moltissimi gli approfondimenti sul tema e le ricerche, fra tutte citiamo quella del Chungnam National University che ha dimostrato come gli stati di eccitazione fisica non possano essere esauriti facilmente: reprimerli e spostarli non basta per farli scomparire, essi restano silenti fino alla prossima occasione in cui potranno nuovamente manifestarsi. 

Il meccanismo dello spostamento è infinito, si può spostare costantemente e continuamente creando sovrastrutture sull’unica paura originaria, che forse, se affrontata, permetterebbe una vita migliore. Il continuum dello spostamento è, infatti, l’evitamento delle situazioni ritenute pericolose per l’inconscio. Si costruiscono in questo senso continue strategie che comportano controllo e di conseguenza tensione.

Lo spostamento: le soluzioni

Come consapevolizzare l’attivazione di questo meccanismo?

1️⃣Osservarsi per “vedere” quali sono le situazioni che più evitiamo o che più ci spaventano.

2️⃣Cercare sbocchi più funzionali per le proprie emozioni

3️⃣Farsi aiutare da un professionista nell’individuare il conflitto latente e affrontarlo.

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