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Il rapporto nonni-nipoti, comunicazione inconscia di valori e regole. Conoscerne la potenza e i meccanismi per smascherare opportunità e rischi.

La comunicazione di valori e regole ai bambini: come avviene?

I bambini apprendano per osmosi dalle figure di riferimento il loro essere individui, con le differenti specificità relative al genere. In questo senso, i genitori sono il primo rimando, ma in un sistema che poggia sempre più sul lavoro “invisibile” dei nonni, con quest’ultimi  maggiormente consapevoli delle difficoltà e contraddizioni sociali e quindi anche spesso disposti ad aiutare i propri figli tenendo i nipoti, queste figure giocano un ruolo importantissimo. 

I nonni di oggi: così diversi e così rilevanti

I nonni del 2023 sono quelli nati dagli anni ‘40 in poi, sono donne e uomini cresciuti nella trasformazione culturale del femminismo, delle leggi a favore del divorzio e dell’aborto, persone che hanno assorbito cambiamenti importanti nel mondo sociale. Questa generazione di nonni è molto diversa da quella che li ha preceduti: sono più attivi, più attenti alle proprie esigenze, al proprio benessere e orientati a tenersi spazi di divertimento. 

Dal canto loro hanno superato le “ paranoie” rispetto a quello che il mondo si aspetta che sia e possono, con un carico di proiezione di minore intensità rispetto ai genitori, accettare che il bambino sia ciò che è: i nipotini quindi sentono meno aspettative su di sé e sono più libere nei confronti dei nonni.

Nonostante questo, a seconda della vita svolta fino a quel momento e al livello di soddisfazione raggiunto dal nonno/nonna, ci possono essere aspettative di rigorositá e/o di totale ribellione. Diventa fondamentale introdurre la responsabilità di una relazione dove il/la nonn* diventa il punto di riferimento affettivo e per questo deve essere cosciente della possibilità che ha di influenzare i pensieri e sentimenti dei propri nipoti, maschi e femmine che siano. 

Il rapporto nonni-nipoti: come avviene la comunicazione inconscia?

Lo fanno a livello inconscio e per questo le necessità inconsce dei nonni – se non soddisfatte – rischiano di cercare soddisfazione attraverso i nipoti, che le fanno proprie e le realizzano, senza sapere che non sono desideri di loro appartenenza. Monitorare il proprio stato emotivo e fisico, prima di decidere di passare del tempo con loro, diventa una questione di protezione per sé stessi, e per i nipoti. Più il nonno è consapevole di se stesso e del proprio percorso, più le proiezioni diminuiscono.

C’è infine una differenza nel rapporto nonno-nipote, rispetto a quello nonna-nipote femmina. Nel caso al femminile, infatti,  avendo le donne molte più regole interne degli uomini, l’aspettativa che si crea è relativa alla gestione della femminilità: c’è un passaggio comunicativo inconscio da donna a donna, vecchio quanto il mondo, che ha lo scopo di insegnare ad essere femmina. 

La severità di alcune regole dipende dalla libertà interna che la nonna ha vissuto dentro di sé rispetto a quella stessa regola. In generale essere femmina lo si impara dalla propria madre, ma la nonna può essere un modello alternativo che permette alla nipote di avere più riferimenti e di conseguenza più possibilità tra cui scegliere il modo di essere femmina.

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