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La difficoltà di essere uomini oggi, nel pieno della rivoluzione dei modelli maschili, e la fotografia della condizione dei nostri ragazzi.

La difficoltà di essere uomini oggi

Alcuni passi del testo “ Vivere e Amare” di Philip G. Zimbardo e Rosemary K. M. Sword, ci hanno dato spunto per fare alcune riflessioni sul mutamento dei modelli maschili, attualmente in corso e sulle difficoltà dell’essere uomini oggi. 

La società odierna è certamente cambiata sotto le spinte propulsive delle donne che hanno chiesto progressivamente: maggiore spazio nella società, ruoli più ampi, maggiori diritti fino a giungere alla tanto conclamata (richiesta) di uguaglianza, sulla base di uno dei principi cardini della nostra costituzione. Ma se la storia contemporanea è stata delineata dalle lotte delle donne, il futuro dei prossimi 20 anni lo scriveranno soprattutto gli uomini.

Essere uomini: i modelli passati

La maggior parte degli uomini nati prima degli anni ‘70 sono cresciuti con il motto del “ comportati da uomo”: non frignare, non chiedere aiuto, non ammettere di aver fallito. Le emozioni sono riservate alle ragazze o a quelli che con tono dispregiativo chiamano “froci”, fino a quando non fuoriescono improvvisamente sotto forma di rabbia più o meno funesta. 

Questi uomini, oggi, sono individui soli, non sono in grado di chiedere aiuto e molti, che non sono riusciti a evolvere velocemente quanto le loro donne, hanno dovuto affrontare divorzi che li hanno lasciati isolati con il loro fardello di incapacità “a condurre esistenze prive di senso” (Vivere e amare- Philip G. Zimbardo e Rosemary K. M. Sword) 

Questo senso di inadeguatezza e frustrazione si è trasformato in un’enorme lista di omicidi, stupri e maltrattamenti, soprattutto ai danni delle donne, che hanno riempito tristemente le cronache dei nostri giornali. 

Oggi: L’evoluzione dei modelli maschili

Ma poi il mutamento tanto auspicato è avvenuto: le generazioni successive, la generazione X (e poi la Y), la prima a non ereditare più un mondo fatto solo da uomini, hanno fatto il loro gioco. Hanno scoperto che essere uomini comporta dei diritti, come quello dell’accudimento dei figli, che non è solo un dovere, hanno iniziato a ridefinire il loro concetto di virilità, ad ammettere che avevano bisogni ed emozioni, ad affrontarli e a comunicarli con onestà, a prendersi cura delle persone che amano in termini che fino a qualche decennio fa erano appannaggio esclusivo delle donne. 

Questi uomini sono quelli che, anche banalmente a livello evolutivo, hanno avuto la possibilità di continuare a riprodursi, e sono quelli che faranno la storia del prossimo 20ennio. 

Ma essere uomini oggi è particolarmente faticoso perchè significa mettere in discussione e abbattere tutti i modelli dei loro padri e costruirne dei nuovi, senza dei veri punti di riferimento. Questo per loro è l’unico modo di sopravvivere.

La condizione dei nostri ragazzi 

Tutto fatto dunque?

Assolutamente no. Ancora troppe figure paterne assenti (il 40% dei ragazzi oggi ha genitori divorziati e non abita né interagisce regolarmente con il padre) e ancora troppi giovani uomini, confusi in mezzo a questa vera e propria “rivoluzione” dei modelli maschili, non sono in grado di dialogare civilmente con le loro coetanee, instaurare rapporti di amore o amicizia, raggiungere la soddisfazione all’interno della sfera erotico/sessuale.

E allora come impiegano il loro tempo i ragazzi, oggi? La nostra esperienza di consulenza individuale ci mostra come un’altissima parte di loro affronta questa realtà, rifuggendone, abitando il mondo della tecnologia, tra videogiochi e pornografia on line, coppia killer dei rapporti umani. 

Uomini e donne: non perdiamoci questa occasione!

Uomini e donne: abbiamo un’occasione unica, di lasciarci alle spalle il vecchio modo di pensare, di superare l’eterna lotta tra maschi e femmine e di costruire un mondo fatto semplicemente di esseri umani, a vantaggio di tutti: società, economia e modelli di riferimento per i più giovani. Non lasciamocela sfuggire.

Se l’argomento ti interessa, scopri le nostre attività sui canali facebookinstagramlinkedin e youtube.

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