Skip to main content

Abbiamo già parlato di come educare le figlie femmine, perciò è arrivato il momento di chiudere il cerchio: cosa è bene tenere a mente per cercare di crescere ed educare al meglio il figlio maschio?

Madre e figlio

La relazione madre-figlio si basa sul riconoscimento del nuovo arrivato in quanto essere umano diverso dalla madre. Vá, in un certo senso, legittimato ad una esistenza in quanto figlio e per farlo i genitori devono essere educati ad un amore incondizionato.

Accade troppo spesso infatti che i figli maschi vengano vissuti inconsciamente o peggio, strumentalizzati consapevolmente, ad una lotta contro il proprio partner oppure investiti del ruolo di giudici a volte addirittura di genitori

Per evitare queste proiezioni inconsce, è necessario aumentare la consapevolezza delle dinamiche di coppia e il modo di rapportarsi con il figlio. La donna, necessita di un’analisi profonda di sé stessa perché la relazione col maschile è storicamente e aprioristicamente complessa e il figlio resta un “maschio” da costruire, il rischio manipolativo è dietro l’angolo.

Padre e figlio

La figura paterna rappresenta, invece, un modello per il figlio, che si identifica con il papà e su questo svilupperà atteggiamenti imitativi che hanno a che fare con la virilità. Importante in quest’ottica diventa l’esclusivitá della relazione: momenti che prevedano condivisione tra padre e figlio. Utile, infatti, è avere un dialogo diretto e non sempre mediato da un terzo, generalmente la madre. La competizione con la figura dello stesso sesso è naturale, ed è un bene relazionarcisi gestendo l’emotività del figlio ricordandosi l’obiettivo del ruolo genitoriale.

E’ fondamentale che entrambi i genitori tutelino e foraggino sia la componente maschile che quella femminile del figlio maschio permettendogli di esprimersi a 360°, manifestando i propri sentimenti a prescindere.

Infine, anche nel caso del figlio maschio, così come della femmina, i genitori siano consapevoli che i figli assorbono tantissimo nell’imitazione degli stessi, persino dalla loro gestualità. 

E quando in famiglia non vi è la parte di genere corrispondente, allora il bambino troverà un’altra figura, quella a lui più vicina, per identificarsi, al di fuori del nucleo familiare. In questo caso, potrà anche accadere che si identifichi in più figure piuttosto che in una, ma questo meccanismo è ineluttabile, in quanto è una necessità e parte fondamentale della crescita di ognuno. 

Se l’argomento ti interessa, scopri le nostre attività sui canali facebookinstagramlinkedin e youtube.

Richiedi un appuntamento con i nostri consulenti

Contattaci per maggiori informazioni