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I bisogni sono parte integrante dell’ essere umano, una componente di cui non possiamo fare a meno. Come categorizzato dallo psicologo Maslow nella sua piramide, i bisogni spaziano da quelli fisiologici, più semplici e immediati da riconoscere anche in un bambino, fino a quelli di autorealizzazione, che comprendono una serie di caratteristiche di personalità, competenze sociali e capacità tecniche. 

È caratteristica distintiva dell’essere umano avere dei bisogni, che possono crescere e mutare in base alle diverse condizioni economiche e sociali, ma hanno sempre la prerogativa di continuare a farsi avanti se non vengono soddisfatti, a qualsiasi età, per cercare la propria realizzazione. I bisogni, dunque, partono da uno spazio di mancanza, e mirano a colmare questo spazio, nella loro soddisfazione. 

Viceversa, il desiderio parte da uno spazio di abbondanza. Non ci manca niente in quel momento, ma si tratta di un qualcosa in più, che ha l’obiettivo di valorizzare la condizione che l’essere umano ha raggiunto nel tempo. Il desiderio sottolinea e mette in risalto il nostro senso dell’esistere, dà significato alle nostre azioni e alla nostra presenza su questa terra. 

Quando ci sentiamo appagati e siamo pieni di noi stessi e convinti delle nostre potenzialità, allora accade che attiviamo la ricerca di qualcosa all’esterno, il desiderio appunto, come fosse una stella polare che ci dà l’indicazione, proprio come si evince dalla sua etimologia “de-sideribus” che sta sotto le stelle, in attesa di qualcosa. 

La realizzazione di questo stato desiderante, diversamente dal bisogno, non soddisfa solo il mio ego, ma qualcosa in più che coinvolge anche le persone attorno a me e mi riporta alla sovrabbondanza. 

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