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Nella giornata mondiale dei genitori, è doverosa una riflessione sull’essere genitori oggi. Stimo parlando infatti della prima generazione in forte distacco con quella immediatamente precedente, a causa dell’accelerazione prepotente causata dall’evoluzione tecnologica.

Ma cosa è cambiato specificatamente?

In primis, essendo cambiato il contesto sociale e la famiglia, la genitorialità ha cambiato i suoi punti fermi. È stata sdogana l’omogenitorialità e quindi la coppia, come si pensava una volta, non è più l’unica degna di essere genitrice. I figli si possono fare in provetta e quasi a qualsiasi età, quindi non serve per forza l’accoppiamento e di conseguenza la discendenza diretta.

Inoltre, la famiglia è stata decentralizzata. Oggi non è più l’ombelico del mondo economico e finanziario: si può scegliere di non avere figli senza timore di giudizio (o quasi) ma è vero anche che è più difficile averli naturalmente, con sempre più coppie che si rivolgono alla scienza.

I figli sono diventati un desiderio e non una necessità di riconoscimento sociale o di status.  Di conseguenza il neo-genitore è molto più consapevole della responsabilità che ha nei confronti dei neo-nati, rispetto a qualche generazione fa, e quindi mette grande attenzione nella soddisfazione dei bisogni del bimbo.

D’altra parte, le richieste incessanti dei bambini, incalzate da una società consumistica da un lato, e dalla diminuzione dei concorrenti (fratelli), dall’altro, sono diverse da ciò che richiedeva da bambino il genitore di oggi, a cui pertanto viene a mancare l’esempio di come può rispondere a tali richieste.

Oggi i figli hanno la possibilità di fortificare la conoscenza di sé, la stima di sé, e crescono in ambienti in cui le esperienze più variegate  sono possibili e non sono legate solo al bisogno, ma anzi soprattutto al desiderio.

In che modo si stimola un desiderio?

Molti di noi sono cresciuti nel bisogno e hanno fatto scelte che non avevano molte alternative, i nostri figli crescono nella possibilità di scegliere e di far crescere il desiderio. Ma nessuno di noi sa come si fa a stimolarlo. Non abbiamo dunque abbastanza modelli per imitare la genitorialità e dobbiamo costruirla daccapo in un mondo più cosciente e più stimolante e come sempre proprio per questi motivi più faticoso.

Per essere genitori oggi ci vuole coraggio e consapevolezza!

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