In tempi in cui l’empatia è drammaticamente crollata (anche a causa dei ridotti momenti di socialità) e la paura e la diffidenza nei confronti del prossimo sembrano farla da padrone, la gentilezza, anche sul luogo di lavoro, può essere un gesto rivoluzionario, sicuramente non siamo i primi a dirlo o a scriverlo.
Alle radici della gentilezza
Ma la gentilezza non è tenere aperta una porta ad un collega o ringraziare: quella è educazione. Contrariamente al senso attuale della parola, la radice deriva da “gens”, gente, e rimanda ad un senso di appartenenza. Essere gentili significa fare squadra, avere team allineati sugli obiettivi e supportare la produttività, ma sempre nel rispetto del benessere dei singoli. E soprattutto, non limitarsi all’ipocrita esercizio di gesti esteriori, bensì instaurare una profonda e intima comprensione del prossimo.
Da un lato la pandemia ha avuto un’imponente impatto sul clima degli ambienti di lavoro. Lo smart working da un lato sembra allontanarci, dall’altro rende ancora più necessarie le attenzioni nei confronti dei colleghi, per coltivare un clima positivo e fruttifero.
A volte la gentilezza è faticosa, quasi sempre dobbiamo fare uno sforzo per prestarci attenzione, ma i suoi benefici sono ancora innumerevoli ed hanno un peso sempre maggiore nel business.
D’altro canto quest’ultimo periodo ci ha resi più sensibili e ha posto l’accento su alcuni temi, prima trascurati. È stato come se, cambiare il punto di vista e rompere la quotidianità accettata da decenni, ci avesse improvvisamente risvegliati a spostare il focus su quelle che davvero sono le nostre priorità.
Gentilezza oggi
La maggior parte dei lavoratori oggi, infatti, è disposta a guadagnare meno o a cambiare lavoro frequentemente, a vantaggio di alcuni benefit, che solo un paio di anni fa non erano nemmeno contemplati: orari flessibili, possibilità di lavorare anche (ma non solo) da casa, attenzione ai propri bisogni e, soprattutto, rispetto della persona, al di là della posizione nella piramide aziendale.
Oggi più che mai, questi fattori diventano determinanti per attrarre nuove risorse, creare un clima di lavoro fruttifero per noi e per gli altri, essere scelti dai clienti ed instaurare un rapporto fecondo con i fornitori/partners.
Tra le azioni concrete da poter svolgere per chi ha in mano la gestione di un’azienda, un programma strutturato e costante di welfare aziendale può rappresentare un ottimo punto di partenza.
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