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Probabilmente se ti sei affacciato all’ipotesi di aprire una partita iva, hai trovato sulla tua strada tante persone che hanno cercato di dissuaderti. Ecco, noi non siamo tra questi! 

Certamente ogni inquadramento ha i suoi benefici e i suoi svantaggi, ma l’importante è trovare quello adatto al proprio mindset, evitando il più possibile di porsi inutili barriere in entrata. 

Per questo, vogliamo sfatare insieme a voi alcuni falsi miti sul lavoro autonomo: 

  • La tassazione per le partite iva in Italia è esageratamente alta. Falso, le tassazione per le partite iva in Italia non è una delle più alte tra i paesi europei ed esistono molte tipologie di inquadramento, vantaggiose.

 

  • Non è possibile aprire la partita iva se si è un lavoratore dipendente. Falso, è possibile aprirla, godendo inoltre degli sgravi sul pagamento dell’INPS, che in questo caso viene sostenuta dal datore di lavoro. 


  • È più sicuro lavorare come dipendente. Falso, purtroppo per gli assunti dopo il 2014, il cambiamento dell’articolo 18 del contratto lascia aperte molte possibilità di licenziamento, oltre alle numerose aziende che quotidianamente si trovano a chiudere, liberando tutti i dipendenti.


  • È più redditizio lavorare come dipendente. Falso, dipende certamente delle condizioni economico-finanziarie di entrambi gli inquadramenti. È necessario valutare caso per caso.


  • Lavorare come libero professionista ti garantisce totale libertà. Dipende, certamente si ha maggiore libertà sugli orari, ma allo stesso tempo si hanno vincoli maggiori, che sono quelli verso se stessi e il proprio business. 

Come sempre, è necessario avere le conoscenze giuste, per operare la scelta migliore per se stessi. Una buona educazione economico-finanziaria, seppur non così in voga nel nostro paese e nei relativi processi formativi, è la strada corretta agire.

Se l’argomento ti tocca da vicino, segui le nostre attività attraverso i canali facebook, instagram, linkedin youtube. È in previsione per fine mese anche una diretta sul tema, con il business developer Lorenzo Volta. 

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