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“In un periodo in cui le dinamiche lavorative, incontrano spesso vincoli e condizioni di specificità, di oggettività, di dettaglio, può essere ancora più sfidante e stimolante promuovere un approccio trasversale in ambito formativo.

Vuol dire mettersi letteralmente “di traverso” rispetto a quello che è orizzontale o verticale: modalità di apprendimento, credenze, processi, relazioni. Cercando di mettere alla prova la tenuta di tali sistemi con l’imprevisto e con l’esperienza quindi.

Per questo non ci limitiamo alle lezioni in aula ma cerchiamo di contaminare il nostro operato con tutto quello che può scardinare un vissuto fin troppo regolamentato: portare i manager in teatro, pianificare giornate formative con l’intervento di professionisti che arrivano da altri settori, lavorare costantemente sul confronto e l’aggiornamento con target differenti.

Vuol dire (anche) attivare aree del cervello spesso sconosciute e cambiamenti che altrimenti rischiano di sedimentare fin troppo, e poi restare schiacciati dalla consuetudine.

La nostra trasversalità, nel quotidiano, si traduce nel pensare ad esperienze formative che non nascano e muoiano nello stesso istante. Una sinergia fra esigenze, principi, prospettive e competenze appartenenti ad ambiti socio-culturali differenti.

Siamo così tanto convinti che un approccio di questo tipo porti valore e crescita per tutti, tanto da ritenere la trasversalità un nostro valore. E quando metti una cosa lì, tra i Valori, vuol dire che ci credi, e ci lavori giorno dopo giorno.” – Andrea Lauretti, Direttore di Homus