Partner

Federmanager Bologna Ravenna

Anno

2019

Consulente

Chiara Volpicelli
Lorenzo Volta
Lucia Camellini

Target

Giovani manager

Introduzione

Federmanager Bologna-Ravenna, in collaborazione con il nostro team, ha avviato lo scorso maggio, un percorso dedicato ai giovani manager under 44, con l’obiettivo di trasferire loro competenze che verrebbero “normalmente” acquisite col tempo e l’esperienza, ma che sono invece messe subito a “disposizione” attraverso la testimonianza e il confronto diretto con figure esperte. Nei due incontri di apertura, approfonditi nella prima case history, sono stati affrontati i temi della comunicazione inconscia e dell’auto-motivazione e felicità. Questi a seguire i temi affrontati successivamente:

Federmanager Bologna Ravenna

Dal 1945 è l’associazione che rappresenta in modo esclusivo i manager delle aziende produttrici di beni e servizi stipulando contratti collettivi e garantendo servizi e tutele tramite enti e società. Obiettivo primario è la cura degli aspetti contrattuali, istituzionali, sociali, professionali e culturali.

A teatro con la rabbia

Impara a riconoscere il tuo lato oscuro. Capire se la rabbia che si prova in determinate circostanze è veramente propria o “riflesso” di altri. E quale migliore set se non quello di una rappresentazione teatrale? Attraverso dialoghi selezionati dal direttore del Teatro del Navile (BO), i giovani manager hanno messo in scena episodi tipici in cui può manifestarsi la rabbia, imparando a riconoscere le diverse sfumature attraverso l’esercizio. Una parte più propriamente teorica, ad intervalli, ha spiegato ai presenti la differenza tra rabbia IN e rabbia OUT e come l’una influenza l’altra e viceversa.

Diventa più grande del problema

Goditi le difficoltà: essere resiliente non ti basta. Capire come dominare l’emotività, accelerare il cambiamento e per ultimo, ma non per importanza, imparare a gestire e superare le proprie paure. L’incontro tenutosi a Gardaland, ha avuto come tema centrale l’antifragilità: essere consapevoli delle proprie fragilità e soprattutto imparare a gestirle, poiché solo così si riuscirà ad affrontare qualsiasi ostacolo verso il proprio percorso di crescita. I relatori hanno proposto varie tecniche, come quella dello scenario peggiore o l’esercizio del 3x3x3 (che consente di individuare una serie di rituali che facilitano il raggiungimento del cosiddetto stato di flow). Il gruppo ha imparato ad utilizzare in modo costruttivo un evento traumatico, evitando di trovare scuse per aggirare il problema, ma affrontandolo in modo da uscirne più forti, migliorati, cresciuti, seguendo il “principio della supercompensazione”.

Disegna la vista che vorresti

Life Design. Le attività svolte hanno avuto come obiettivo l’equilibrio tra i vari aspetti che compongono la vita di ognuno. Capita spesso, infatti, che in alcune aree si sia più “carenti” che in altre e questo si ripercuote, in generale, sulla propria quotidianità. Per comprendere tutto ciò i docenti hanno utilizzato la “ruota del life design” divisa in tanti spicchi quanti sono gli aspetti della vita: autorealizzazione/crescita personale, lavoro, famiglia, comunità, hobby. Ognuno dei partecipanti si è sottoposto ad una autoanalisi, cercando di individuare il peso specifico di ciascun area/aspetto. Si è passati alla scoperta dei valori che danno una direzione alla propria vita: la bussola interna. L’obiettivo finale è stato creare un maggiore equilibrio tra elementi personali e attività che caratterizzano la quotidianità di ognuno, valutando i vantaggi che possono derivare dal vivere una situazione opposta a quella in cui si è coinvolti. A chiudere la giornata, pratiche di visualizzazione.