Si parla spesso della delusione che prova una persona nello scoprire di essere stata tradita, ma poco si indaga sulle motivazioni ed emozioni di chi tradisce. Chi tradisce, quasi sempre, a parte i casi patologici, deve gestire un enorme senso di colpa e di inadeguatezza e molto spesso non possiede la consapevolezza per indagare tali sentimenti, sostenendo anzi che sia stato qualcosa di inevitabile, su cui non aveva potere.
Desiderio di attrazione e di trasgressione, come le emozioni, hanno significato e “stanno lì” per mandarci un messaggio chiaro. Dobbiamo, perciò, iniziare dal chiederci cosa ci ha portato lì, alla voglia di lasciare spazio ad un’altra persona (o ad altri stimoli), di costruire una relazione intima che va oltre la nostra relazione ordinaria.
Cosa ci dice questo desiderio?
Per prima cosa è necessario accettare che stiamo provando qualcosa, che non siamo indifferenti e che non c’è nulla di male in questo, altrimenti non saremmo esseri umani se non ci attivassimo a livello emozionale.
Il problema nasce se ci lasciamo prendere da questa attività seduttiva costruendo una relazione che rischia di diventare primaria tanto da renderci pro-attivi, cercando e organizzando momenti e situazioni per stare con l’altro, determinando un vero e proprio spazio con l’amante, spostando l’attenzione da una relazione all’altra.
Diventa fondamentale porci delle domande sulle nostre emozioni e conoscendone i messaggi che le stesse stanno inviandomi, indagare cosa mi porta a tras-gredire, ad aggredire fuori, fuori dalle solite regole e dalla routine, alla ricerca di stimoli; cosa effettivamente mi manca e cosa non funziona.
Perchè quello che molti non vogliono sentirsi dire è che il tradimento non è (quasi) mai un problema solo del traditore, ma è un problema della coppia, al cui benessere e nutrimento, concorrono entrambi, anche il tradito.
Posso portarlo dentro la coppia?
Una volta individuate le mancanze, la domanda più importante serve a comprendere se possiamo portare questi stimoli, trovati al di fuori, all’interno della coppia formale ed agire di conseguenza.
Se il tradimento va per le lunghe rischia di diventare sempre più coinvolgente a tutti i livelli: ci si sente al centro del mondo dell’altro, diversamente da come può accadere in una routine consolidata da anni, cresce l’adrenalina nel frequentarsi di nascosto e nella relazione comincia una fantasia sul futuro, si costruisce lo spazio di una realtà alternativa. La sessualità a questo punto ne diventa solo il risultato che si autoalimenta tutti i livelli.
Utilizzare i vissuti del tradimento per riconoscere le mancanze e le dinamiche disfunzionali della coppia portandole alla luce, può fare la differenza sulla felicità affettiva per entrambi i partner.
Certo ci vuole coraggio per decidere di affrontare la routine e cambiarla o anche per scegliere una strada diversa. In entrambi i casi sarebbe un successo per tutte le persone coinvolte.
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